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Nato a Palestrina nel 1549, Adriano Ciprari giovanissimo entrò nellOrdine vallombrosano. Si dedicò agli studi di latino, greco, ebraico e teologia. Fu il più giovane presidente generale della Congregazione. Abate di S. Giacchino di Tocento, poi di Santa Prassede a Roma e nel 1592 di S. Michele di Salvennor in territorio di Ploaghe. Per la vasta cultura in varie discipline godette grande stima da parte di Gregorio XIII e Sisto V, contribuendo alledizione ufficiale della Vulgata voluta dal Concilio di Trento, autorizzata più tardi da Clemente VIII. Durante gli anni trascorsi in Sardegna pubblicò a Roma la vita di Pietro Igneo e Bernardo degli Uberti, due maggiori santi della Congregazione, e il rito di apertura della Porta Santa nella chiesa abbaziale di S. Michele e in quella di Santa Maria di Cea presso Banari. Nel 1606 partecipò al Concilio convocato a Sassari dallarcivescovo Andrea Baccalar. Morì sempre a Sassari il 9 gennaio 1607. Dellabate Ciprari è stato tramandato il testo dellinventario dei suoi beni, compilato in lingua catalana durante lo spoglio post mortem, oggi conservato nellArchivio Storico Diocesano, pubblicato integralmente in questo volume.